SOLIERA. Diciannovesimo appuntamento con la rubrica dei Leprotti “A tutto campo”, che vede ospite un protagonista del rugby biancazzurro il quale ci rilascerà un’intervista esclusiva al nostro sito raccontandoci pensieri, ricordi, aneddoti, racconti del mondo ovale dei Leprotti Rugby Soliera.
L’ospite di oggi della nostra rubrica è Andrea Vallone, cresciuto nelle giovanili dei Leprotti Rugby Soliera.
Un viaggio di 10 anni per arrivare alla convocazione con i grandi
Un traguardo importante, tu sei il primo ex-leprotto che ha raggiunto la prima squadra per la prima volta nella stagione 2024/2025, facendo tutta la trafila delle giovanili. Com’è stato il “salto” in prima squadra rispetto alle categorie giovanili? Che emozioni hai provato?
È stata un’emozione fantastica, il coronamento di un viaggio durato 10 anni nello sport fantastico del rugby! Ogni esperienza nelle giovanili è stata fondamentale per crescere ed arrivare a debuttare con i grandi in un campionato vero e proprio. Ma non lo vedo solo come un punto d’arrivo, bensì come una base da cui continuare a migliorare per il mio futuro rugbistico.
La prima squadra è un ambiente in cui conta e si percepisce moltissimo il rapporto umano, oltreché sportivo, coi compagni e l’allenatore. Grazie anche ad un forte senso di squadra, fiducia, responsabilità e rispetto reciproco, si migliora anche (e soprattutto) umanamente, grazie proprio a questi elementi che caratterizzano il rugby ad ogni età, dall’UNDER 6 alla prima squadra! Ogni piccolo/a rugbista cresce molto bene grazie al senso di squadra e famiglia che dà il rugby!
Andrea è nella storia dei Leprotti, fin dal primo allenamento
Tutta la storia in maglia dei Leprotti ti ha sicuramente regalato ricordi importanti fin da quando eri un piccolo leprotto. Qual è il ricordo più bello che conservi nel tuo cuore di quando vestiti la maglia bianca e azzurra?
Il ricordo più bello della mia avventura ai Leprotti è la prima edizione del Torneo “Amici dei Leprotti”, che si svolse nel 2017. Era la seconda stagione nella storia dei Leprotti e quel torneo fu il primo evento che disputammo in casa: prima d’allora avevamo sempre giocato in trasferta… Fu la miglior partita che giocammo in quelle due stagioni, e riuscimmo anche a vincere il Torneo al cardiopalma, dando il massimo fino all’ultimo secondo.
Penso sia importante menzionare anche il primo allenamento della storia dei Leprotti, nel maggio del 2015, che fu la porta d’accesso a questo meraviglioso sport, che ancora mi accompagna nel mio percorso di crescita e maturazione! Fu il primo passo non solo per me, ma anche per i Leprotti, che da lì sono diventati sempre più conosciuti ed importanti nel panorama rugbistico regionale e nazionale, come dimostrano le vittorie e gli ottimi piazzamenti in tornei di prestigio, come il Torneo “Zebre Family” e il Torneo della Repubblica di Formigine.
Un legame unico e speciale, Andrea e il suo papà
Passare da avere un papà rugbista per poi vederlo presidente della tua squadra essendo tu stesso un piccolo rugbista. Raccontaci, che rapporto hai con il nostro presidente Raffaello? Com’è stato il percorso che è partito dal seguirlo da bordo campo nel suo percorso ovale da giocatore per poi vederlo diventare presidente e anche tuo spettatore quando eri tu in campo?
Dato che il presidente Raffaello è anche mio padre, ho senza dubbio un rapporto unico e molto profondo con lui. È stato lui a farmi scoprire, già da bambino, il rugby con le sue partite che ho visto!
La sua scelta di fondare una squadra di rugby è stata senza dubbio coraggiosa, l’ho sempre pensato fin dall’inizio, ma la sua enorme esperienza rugbistica e l’attaccamento a questa idea hanno permesso di ottenere un risultato fantastico! Vederlo coinvolto nel rugby in molti modi (come giocatore, allenatore e presidente) mi ha mostrato la sua grandissima capacità di mettersi in gioco, ma soprattutto l’amore che ha sempre avuto e continuerà ad avere per il rugby!
Tra l’altro, ogni volta che ho visto Raffaello sugli spalti a supportarmi ho sempre ripensato all’Andrea bambino che tifava per suo padre, quindi queste due cose si completano perfettamente a vicenda!