SOLIERA. Tredicesimo appuntamento con la rubrica dei Leprotti “A tutto campo”, che vede ospite un protagonista del rugby biancazzurro il quale ci rilascerà un’intervista esclusiva al nostro sito raccontandoci pensieri, ricordi, aneddoti, racconti del mondo ovale dei Leprotti Rugby Soliera.
Per il tredicesimo appuntamento della nostra rubrica l’ospite di oggi è l’allenatore degli UNDER 12 Vincenzo La Rocca.
Nuovi elementi su cui lavorare, ottimi risultati in campo
Con il ritorno delle categorie pari i tuoi UNDER 11 sono diventati UNDER 12 ma il gruppo è rimasto praticamente lo stesso. I primi appuntamenti in giro per l’Emilia-Romagna sono andati in archivio, come giudichi la prestazione dei tuoi ragazzi in questo primo scorcio di stagione?
Ormai il Natale è alle porte e se devo fare un primo bilancio delle gare disputate devo dire che il bilancio è sicuramente positivo, io con la collaborazione di Diego Baldassarre abbiamo introdotto nuovi elementi tecnico/tattici per rendere tutto ancora più competitivo ed interessante e i ragazzi stanno assimilando bene tutti i concetti che vogliamo sviluppare. Sono soddisfatto, la strada è quella giusta!
La strada è quella giusta, dal “Morello” verso il futuro
Il nostro nuovo campo “Morello”, la nostra nuova casa, ha dato sicuramente una grande mano nell’aumentare la sensazione nei ragazzi e nello staff di allenarsi, giocare e vivere la propria casa. Grazie al tuo trascorso rugbistico a livello nazionale e internazionale hai vissuto l’atmosfera che si vive nelle “case del rugby” di club di indiscusso spessore. Che impatto ha ora e che impatto avrà nell’immediato futuro per un club come i Leprotti Rugby Soliera avere a disposizione un campo tutto nostro?
Certo, la nuova casa dei Leprotti ha dato una ventata di entusiasmo a tutto il club e soprattutto ai ragazzi che sono il fulcro di tutto il nostro lavoro. Parte da qui lo spirito di appartenenza ad un club con un posto dove poter passare la maggior parte del tempo per i ragazzi, avendo girato quasi tutti i club d’Italia ed oltre nella mia lunga esperienza rugbistica posso dire che è solo una partenza ma vogliamo arrivare lontano! Tutti i club più blasonati hanno cominciato sempre come noi e l’atmosfera creata grazie anche a dei genitori fantastici è un’ottima base di partenza. Anche loro sono parte integrante e fondamentale del nostro club, tutto sta nel sacrificio e spirito di appartenenza che sono la base per costruire un qualcosa e noi lo stiamo facendo nel modo giusto.
Cambia l’allenamento, più reattività e volume di gioco
Iniziano i primi freddi, le temperature scendono, l’estate è ormai un ricordo. Come cambia per te la preparazione degli allenamenti e delle partite con il cambio della stagione? Soprattutto la domenica mattina quando ai raduni del festival non abbiamo più il caldo tepore di Settembre, ma un bel clima fresco tipico dell’autunno. Come hanno reagito i ragazzi a questo cambio di temperature?
Cambia l’intensità.. allenamenti più veloci con variazioni di accelerazioni e molto volume di gioco, input veloci per non tenere i ragazzi fermi; diciamo che i miei ragazzi reagiscono bene alle temperature senza lamentarsi, chiedono un riscaldamento intenso per affrontare al meglio le partite e negli intervalli tra un match e l’altro dritti nello spogliatoio per una bella doccia calda! Sono riuscito a tararli verso una mentalità rugbistica efficiente e molto coordinata, loro sanno che io chiederò sempre il massimo ad ognuno di loro secondo le loro caratteristiche, dando un obbiettivo ad ognuno e tutti questi obiettivi ne fanno uno ancora più ambizioso…..vincere!