SOLIERA. Secondo appuntamento con la rubrica dei Leprotti “Offload”, che vede ospite una coppia di protagonisti del rugby biancazzurro che, in una classica intervista doppia, risponderanno ad alcune domande raccontandoci pensieri, ricordi, aneddoti l’uno dell’altro.
Per il secondo appuntamento della nostra rubrica le ospiti sono le due coach degli UNDER 6 / UNDER 8 Rebecca Azzolini e MariaPia D’Antonio.
Il rugby ha consolidato una bella amicizia
Amiche e colleghe, siete le educatrici dei nostri leprotti più piccoli. Una amicizia duratura che si è poi consolidata e rinforzata grazie ancora al mondo del rugby. Ma se ti chiedessi un’episodio / aneddoto dell’altra quale è la prima cosa che ti viene in mente?
Rebecca: Io e Pia in realtà non ci conosciamo da moltissimo tempo, abbiamo iniziato a legare così tanto nell’anno in cui ho iniziato a far parte anche io del mondo del rugby. Nonostante abbiamo caratteri completamente diversi, abbiamo moltissimi punti in comune e la pensiamo uguale in tante situazioni. Inoltre condividiamo gli stessi valori, le stesse passioni e questo ha rafforzato tantissimo il nostro rapporto diventando in poco tempo una delle persone più importanti per me. Posso affermare che lei è, tra i miei coetanei, la persona che stimo di più e sulla quale so di poter contare in ogni momento.
Pia è estremamente divertente, con lei non ci si annoia mai ma al di là degli eventi divertenti vorrei raccontare un altro momento che abbiamo vissuto due anni fa al torneo di Formigine dove la squadra degli under 7 è arrivata prima. Ricorderò per sempre quella giornata perché vederla così concentrata per raggiungere il suo obiettivo, la sua bravura nei confronti dei bimbi nel cercare di spronarli a dare il massimo e la vittoria finale mi hanno trasmesso delle emozioni stupende. Quando Pia fa una cosa ci mette tutta sè stessa e sono sicura che raggiungerà ogni suo obiettivo.
MariaPia: Io e Rebecca siamo amiche da tanti anni, l’ho conosciuta al di fuori del mondo rugbistico e di certo questo sport non ha fatto altro che avvicinarci ancora di più. La nostra amicizia è nata tra i corridoi di scuola. Ricordo che all’inizio non ci parlavamo nemmeno, poi un giorno mi avvicinai a lei con il mio grande modo di fare chiacchierone ed espansivo e da lì iniziò tutto. Sono tanti i ricordi che ho di lei e le avventure che abbiamo combinato insieme. Uno di questi è legato al rugby e alla sua prima volta in campo. Un giorno il presidente mi chiese se conoscessi una ragazza che ci sapeva fare con i bambini, dolce, delicata, determinata e con tanta voglia di fare. Mi venne in mente subito Rebecca. Le chiesi di venire a guardare qualche nostro allenamento e di starmi vicino in campo. Interpretai nella sua espressione in viso lo stupore di scoprire questo meraviglioso sport e l’innocenza, la dolcezza di lavorare con i bambini.
Amiche anche oltre il rettangolo verde
Come dicevamo voi vi conoscete anche oltre il mondo del rugby, questo è sicuramente un fattore che vi tiene ancora più legate. A parte il mondo del rugby, quale è il maggior pregio che ha lei?
Rebecca: Se dovessi dirti la cosa che preferisco di lei è che riesce a cavarsela sempre, è una ragazza davvero in gamba, scruta ogni situazione e sceglie sempre la cosa più giusta da fare, sa dire la parola giusta nel momento giusto e riesce sempre a strapparti un sorriso.
MariaPia: Sicuramente Rebecca sa essere coraggiosa ed intraprendente, non si fa intimorire da nulla. Sa essere una persona solare, scherzosa e divertente ma il suo miglior pregio in assoluto è la sua grande sensibilità di immedesimarsi e aiutare gli altri, saper ascoltare e parlare in maniera giusta.
Le nostre coach dei leprotti più piccini
La stagione è appena partita e un’altro anno rugbistico vi vedrà fianco a fianco per formare futuri piccoli rugbisti. Parlando invece strettamente di campo, quale è il punto di forza legato al mondo dei piccoli leprotti durante gli allenamenti e/o durante le partite?
Rebecca: Pia è proprio portata per stare insieme ai bambini, e questo da fuori si nota moltissimo. In campo riesce sempre a trovare un equilibrio tra il divertimento, l’impegno e la serietà. Nonostante sia giovanissima riesce a trasmettere ai piccoli la passione per questo sport. Pia è determinata e competitiva e questo la porta sempre ad ottenere ottimi risultati.
MariaPia: Avendo lavorato fianco a fianco sul campo mi sono ben chiari i punti di forza di Rebecca. In campo veniamo viste come “il poliziotto buono e quello cattivo”, e lei dei 2 è senz’altro quello buono…
Io sono più predisposta alla parte tecnica, all’insegnamento dello sport e agli esercizi da creare durante gli allenamenti. Lei si concentra alla cura dei bimbi, al divertimento, al gioco e al loro benessere: questi sono tutti tratti che, data la giovanissima età dei nostri bimbi, non bisogna assolutamente trascurare.